Notizia

Si è svolta la fase conclusiva del corso per conduttori di ausili da trekking per disabili

Domenica 7 Maggio 2023, nella splendida area boschiva della Macchia Grande di Manziana, si è svolta la fase conclusiva del corso per conduttori di ausili da trekking per disabili.

Grazie alla collaborazione dell'Università Agraria di Manziana, del Sindaco di Canale Monterano, dell'Ente Parco Bracciano - Martignano, di numerose associazioni del territorio (prima tra tutte Access&Motion) e di tantissimi negozianti e privati cittadini, è stato possibile realizzare questo "sogno" che ci vedrà, finalmente, operativi in un settore, quello del trekking lento, ora accessibile, anche sul nostro territorio, a tutti.

L'obiettivo è quello di creare un elenco zonale di conduttori di ausili da trekking che possano operare a richiesta sul territorio sotto l'egida dell'Università Agraria di Manziana.

Tutto questo, ovviamente, non sarebbe potuto avvenire se non ci fosse stato l'innesto dato dal progetto di alternanza scuola-lavoro "Nessuno è secondo" promosso dal prof. Sandro Gambone del Liceo Statale "Ignazio Vian" di Bracciano coadiuvato in questo da due ottime e splendide "insegnanti" : Sabrina e Roberta dell'associazione "Sentieri di felicità ODV" che, a più riprese, si sono prodigate nella gestione del corso costituito da una parte teorica in aula, in cui ci hanno parlato delle svariate tipologie di disabilità esistenti e le tecniche di approccio ed ausilio da adottare per ciascuna forma di disabilità. Ci hanno messo a disposizione un ausilio da trekking per disabili chiamato "k-bike" insegnando i il suo montaggio e smontaggio e le tecniche di utilizzo.

“Durante la mattinata, dopo che alcuni di noi avevano provveduto a rimontare la k-bike, ci si è avviati, tutti insieme, lungo il percorso ad anello che avevamo preventivamente studiato allo scopo. Lungo tutto il tracciato, immersi nel verde del bosco e circondati dal canto di tantissimi uccelli cinguettanti, ci siamo alternati via via nel ruolo di conduttori ed assistenti alla guida del mezzo ma anche come trasportati.

Alcuni di noi, muniti di bende sugli occhi e con l'ausilio di un conduttore al fianco hanno provato l'esperienza di un non vedente o di un ipovedente nell'affrontare un trekking nel bosco. Dalle espressioni del viso e dai commenti che ne sono scaturiti, posso sicuramente affermare che si è trattata di una esperienza "profonda" che lascerà un segno nei nostri cuori per tanto tempo.” - Massimo Petrelli